"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.(Ippocrate)" "L’uomo è ciò che mangia."(L. Feuerbach)
"La prevenzione è la medicina migliore. E' legata al cibo e allo stile di vita " - Dalai Lama


martedì 26 agosto 2014

Cinque alimenti per la dieta della pancia piatta

Cinque alimenti per la dieta della pancia piatta. E’ importante agire sulla ritenzione idrica e la cattiva digestione. 
“Certo – racconta che donna.it, non si tratta di un cambiamento che può avvenire dal giorno alla notte  
ma trasformando esercizio fisico e dieta ben calibrata in abitudini non sporadiche ma fisse, a lungo termine
potremo notare cambiamenti più che evidenti, arrivando poi sino all’ambito traguardo finale.

Ecco i cinque 5 fondamentali per la pancia piatta:

  1. - Tè verde: il suo compito è quello di accelerare il metabolismo, inibendo l’assorbimento dei grassi e la ritenzione idrica. Tre tazze al giorno dovrebbero bastare.
  2. - Finocchi: perfetti per combattere il gonfiore addominale e i problemi di digestione grazie alle fibre che favoriscono l’eliminazione di liquidi e tossine.
  3. - Ananas: tutti la conosciamo per le sue virtù drenanti ma in pochi sanno che è anche nemica del gonfiore addominale.
  4. - Mela: si dice che una al giorno tolga il medico di torno ma in realtà, se mangiata con la buccia, può togliere anche il gonfiore grazie al piruvato che agisce sulla ritenzione idrica
  5. - Yogurt: i fermenti lattici attivi sono un grande supporto per la flora batterica intestinale.
(da: http://www.direttanews.it/2014/07/23/volete-pancia-piatta-i-alimenti-mangiare/)  

Un aiuto, infine, arriva dalle spezie, come lo zafferano che stimola il metabolismo, il peperoncino che brucia i grassi e sveglia il metabolismo, lo zenzero che sgonfia l’addome e il pepe nero che aiuta a bruciare calorie. 

venerdì 6 giugno 2014

Tisana del buonumore

Ingredienti: per 1 tisana

1 mazzetto di rosmarino
2-3 foglie di salvia
miele q.b

Preparazione
1. Fai bollire per circa 5 min. il rosmarino e la salvia insieme.
2. Lascia riposare l’infuso qualche minuto nel pentolino.
3. Filtra la tisana con un colino versandola in una tazza e dolcifica a piacere.

La salvia vanta numerose proprietà benefiche per il nostro corpo e la nostra mente. In passato, veniva utilizzata come farmaco per la fertilità e l’insonnia, al giorno d’oggi viene impiegata nella medicina omeopatica per curare i malanni stagionali come tosse, mal di gola e febbre. Un infuso a base di salvia, agisce sui disturbi del sistema nervoso, migliorandone la salute. Inoltre, ha un forte effetto tonificante, rafforzando l’apparato gastro-intestinale. Stimola l’organismo, allevia i problemi legati al ciclo mestruale, combatte l’astenia (perdita di tono muscolare) e la depressione. Ma non solo. La salvia è perfetta in caso di esaurimento fisico e mentale, dovuto a forte stress.
 Rosmarino
Perfetto sulla carne e il pesce alla griglia, il rosmarino gode di proprietà mediche da non tralasciare al caso. E’ un’erba officinale molto usata nella fitoterapia per curare diversi tipi di patologie legate all’apparato diregente e non solo. Una tisana a base di rosmarino, è perfetta per ritrovare eneregia e vitalità e recuperare la forma fisica. Inoltre, lenisce dolori derivati da mal di testa e nevralgie. Contrasta l’inestetismi della pelle come cellulite e smagliature, e combatte la ritenzione idrica. Il suo infuso ha un forte effetto antidepressivo, stimolante, energizzante, ed afrodisiaco.
 fonte: tanta salute

Tisana anti-gonfiore

Ingredienti: per 1 tisana

2/3 frutti di anice stellato
1 cucchiaino di semi di finocchio
miele o zucchero di canna integrale q.b.

Preparazione
1. Fai bollire i semi di finocchio in un colino per tè e l’anice stellato in un pentolina con una tazza abbondante di acqua, per circa 7-8min.
2. Lascia riposare l’infuso per un paio di minuti.
3. Versa la tisana e dolcifica a piacere. Il sapore di questa tisana ti lascerà senza parole.


fonte: tanta salute

Papaya

La compro spesso ed è uno dei frutti esotici che più preferisco. La sua forma e aspetto richiama il melone, un melone in miniatura che può arrivare comunque anche a 5 k di peso. 
Vediamo le sue proprietà: 
La papaya è composta per circa l'87 % da acqua e per circa il 13 % da carboidrati, vitamine e minerali vari. Molto importante, per la loro azione antiossidante, la presenza di vitamina C e vitamina E, mentre la vitamina A ha la proprietà di rigenerare i tessuti epiteliali. Tra i minerali presenti nella papaya troviamo calcio, ferro, fosforo e magnesio e tra le vitamine sono presenti la riboflavina, la niacina e la tiamina.
 La papaya contiene un prezioso enzima, la papeina, che si comporta allo stesso modo di un succo gastrico e ha quindi un forte potere digestivo. Per questo motivo è un frutto che si può tranquillamente consumare al termine di un abbondante pranzo. I polifenoli contenuti nei germogli della papaya hanno elevate proprietà antiossidanti e sono quindi in grado di rallentare l'invecchiamento cellulare, di combattere i radicali liberi e di svolgere funzione antitumorale.
 
Tra le altre proprietà conosciute ci sono quelle 
diuretiche e lassative, inoltre, la papaya rappresenta 
un ottimo rimedio contro le infezioni dell'intestino e i disturbi dello stomaco 
ed infine è anche considerato un frutto energetico, grazie all'elevato contenuto di carboidrati, sali e vitamine; è infatti consigliata l'assunzione di polpa fresca in casi di stress e superlavoro.
 
leggi tutto qui

sabato 5 aprile 2014

La melissa

E' la prima volta che la trovo e subito fu "amore". La pianta ha le sue proprietà sia culinarie - vedi qui  ( si sposa con: pesce, frutti di mare, agnello e legumi); ottimo accostamento per molte altre erbe aromatiche: perfetta con diverse varietà di menta,  anche con il coriandolo fresco, di cui può mitigare l'aroma troppo intenso; ma possiede anche proprietà officinali.
l nome melissa sembra derivi dal greco la cui radice meli significa miele. Ciò probabilmente deriva dal fatto che il profumo della pianta attira le api, che ne succhiano volentieri il nettare. Fu dapprima introdotta in medicina come rimedio moralmente esilarante e confortatore dei nervi. Galeno e Paracelso la consigliavano nella mania e nei disturbi psichici. Scriveva Serapio che allevia le inquietudini e tristezze del cervello e principalmente quelle prodotte dalla malinconia
Gli Arabi la tenevano in grande considerazione: il medico Avicenna già nell’XI secolo attribuiva alla specie “la meravigliosa proprietà di rallegrare e confortare il cuore” L'Alcolato di Melissa, o “Acqua di Melissa” inventato dai Carmelitani Scalzi francesi nel 1611, era per le sue proprietà antispasmodiche un rimedio popolare a
 cui facevano ricorso tutte le classi sociali nei momenti critici della loro vita (dal mal di denti, alle sincopi, alle crisi di nervi ecc.).


Le foglie di melissaricche di olio essenziale, che conferisce alla pianta un aroma gradevole e il sapore del limone, sono impiegate negli stati d’ansia con somatizzazioni a carico del sistema gastroenterico. Per la sua azione antispasmodica, antinfiammatoria e carminativa è indicata in caso di dolori mestruali, nevralgie, cefalea,  disturbi della digestione, nausea, vomito, Melissa in Erboristeria: proprietà della Melissa
dispepsie biliari

Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/melissa.html
,  flatulenza crampi addominali e colite.
Questa pianta è utilizzata anche nel trattamento del mal di testa, quando è causato da tensione nervosa, grazie alla presenza dell’olio essenziale (0,5%) che agisce come calmante sul sistema nervoso, e rilassante su quello muscolare. Il suo uso è particolarmente indicato, perciò, in presenza di un quadro d’irritabilità generale, insonnia causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, tremori, vertigini, e tachicardia su base funzionale. 
L'estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, dovuta alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi, contro Herpes simplex. (fonte: cure naturali)

Melissa in Erboristeria: proprietà della Melissa
Evitare l'assunzione in soggetti con glaucoma, patologie tiroidee oppure in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti della melissa.

Melissa - Interazioni farmacologiche

  • possibili interazioni con barbiturici (aumento dell'effetto ipnotico) e con il tapazole (ipotiroidismo);
  • l'associazione di melissa, passiflora ed iperico ha dimostrato effetti sedativi non desiderati. (da "my personal trainer")


Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/melissa.html

domenica 23 marzo 2014

Cicuta maggiore

Andando nel parco una mattina mi ha incuriosito questa pianta che ricorda un po' il...prezzemolo. Presa, ma come ho sentito il suo odore...bleah, odore molto forte e cattivo. Curiosa come sono faccio le foto e cerco su net il suo nome...sul forum (a cui ringrazio, molto, molto bravi!!) mi dicono che è la ...cicuta maggiore. Beh, carissimi, è una pianta velenosa, ma non poco velenosa come molte altre piante che ho conosciuto - possono portare vari disturbi ma non gravi- può portare alla morte, e che morte!! 
Info' trovate qui:
CICUTA MAGGIORE
Conium maculatum
(fam. Umbelliferae)
notate la parte rossa della pianta
 


Habitat : ovunque, terreno incolto e vicino corsi d'acqua. Comune.
 
Parti velenose: tutta la pianta soprattutto foglie giovani e frutti acerbi. 
Effetti velenosi:
 infiammazione degli organi digestivi, vomito e diarrea, respirazione lenta, polso rapido tendente a rallentare, confusione mentale, convulsioni e coma. La morte è dovuta a insufficienza respirazione lenta, polso rapido tendente a rallentare, confusione mentale, convulsioni e coma. La morte è dovuta ad insufficienza respiratoria. Si conoscono frequenti casi di avvelenamento perché la pianta era stata confusa con prezzemolo e i semi con anice. E' pericoloso che i bambini si servano dei gambi cavi come cannelli per soffiare. telescopi o altro. Quando è giovane, la pianta contiene la maggior quantità di principio attivo ed è a questa fase che attira particolarmente il bestiame. Più avanti, sviluppa un forte odore sgradevole e diventa ruvida e meno gustosa, mentre i principi attivi passano nei frutti. La pianta contenuta nel fieno non è molto pericolosa perché i componenti sono distrutti dall'essiccazione.
Si ritiene che la dose mortale per un essere umano sia di qualche grammo di frutti verdi. La pianta è tossica sia per il bestiame che per l'uomo, e per questo motivo viene ignorata dagli erbivori. La dose letale per un cavallo è di circa 2 chilogrammi di foglie, mentre poco più di mezzo chilogrammo è sufficiente per una vacca. La dose letale per una pecora si aggira intorno ai 2 etti. I volatili in genere invece ne sono immuni. Il veleno agisce anche indirettamente, cioè può portare ad avvelenamento anche in seguito ad ingestione di un animale che se ne era cibato in precedenza.
Curiosità: 
 una bevanda fatta con questa pianta è responsabile della morte di Socrate. Opportunamente preparato, il suo estratto era usato per scopi medici e veterinari, servendo da sedativo e narcotico. Ben cucinata, è stata mangiata come verdura.


Con il nome comune di cicuta vengono però comunemente indicate anche altre due specie, ciascuna appartenenti a generi differenti:
  • La cicuta minore (Aethusa cynapium L.), annuale o bienne a seconda delle sottospecie, è detta anche falso prezzemolo. La sua somiglianza con questa pianta aromatica ha portato a fenomeni di avvelenamento per la confusione tra le due.
  • La cicuta acquatica (Cicuta virosa L.) è una pianta perenne, che cresce in prossimità di acquitrini. È la più velenosa delle tre ma in Italia è rara anche per la bonifica delle zone paludose in cui cresce.
vedi anche: piante velenose. 
"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo." (Ippocrate)