"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.(Ippocrate)" "L’uomo è ciò che mangia."(L. Feuerbach)
"La prevenzione è la medicina migliore. E' legata al cibo e allo stile di vita " - Dalai Lama


domenica 15 luglio 2012

Aloe arborescens


Ci sono ormai tanti siti dove potete trovare molte informazioni sulla pianta, ma non poteva mancare da questo blog la Regina delle Piante Medicinali...

Mi era conosciuta "di vista" ma non avrei mai immaginato le sue proprietà terapeutiche.

Sono sempre più numerosi gli studi, italiani ed esteri che sottolineano le proprietà terapeutiche dell'Aloe arborescens.

"Il medico aiuta, ma la natura guarisce" disse Ippocrate, il più grande medico dell'antichità..
L'autore dell'Erbario greco, Dioscoride (41-48 d.C) dice che la pianta ha il potere di "conciliare il sonno, fortificare il corpo, far dimagrire pancia e purificare lo stomaco; può essere applicata in caso di ferite, emorroidi, mal di testa, caduta dei capelli, malattia della bocca e delle gengive, bruciature causate dal sole, malattie della pelle ed altre ancora.
Nel Giappone la chiamavano "Isha Irasu" che significa "non ha bisogno di medico". Le tribù africane, durante le epidemie influenzali, si lavavano in infusi di Aloe per eliminare i virus. Persino nella Bibbia essa viene menzionata nel Vangelo di Giovanni, 19,39.
Per la ricca presenza di principi attivi che vanno dagli aminoacidi ai minerali, alle vitamine, ai lipidi, agli antranchinoni, ai polisaccaridi, l'Aloe è stata definita un "adattogeno", ovvero una pianta in grado di ripristinare l'equilibrio dell'organismo, intervenendo là dove esistono meccanismi cellulari alterati.
Va poi considerato che i principi attivi dell'Aloe agiscono sinergicamente, potenziandosi e attivandosi l'un l'altro; pertanto è fondamentale non denaturare la potenzialità che questa pianta può fornire all'uomo con procedimenti di estrazione di singoli principi, i quali da soli non hanno certamente la capacità adattogena della pianta in toto. (vedi Aloe, la regina delle piante medicinali)
I principi attivi contenuti sono circa un centinaio. Delle sostanze note, accanto a tutti gli aminoacidi essenziali, a tutte le vitamine, all'acido acetilsalicilico, alla Colina, e a diverse forme di lipidi, l' Aloe contiene anche dei rari sali minerali: lo Zinco, il Manganese, il Ferro, il Cromo, il Magnesio, il Boro, il Selenio, con implicazioni importanti, quindi, per diverse patologie umane: tra queste, gran parte delle patologie degenerative, del ricambio, o da cause carenziali. L'Aloe arborescens tende così a rinormalizzazione i parametri biochimici e funzionali dell'organismo in un tempo-finestra variabile da 2 a 6 mesi:

1) Regolarizzazione della pressione parziale di anidride carbonica nel sangue.

2) Regolarizzazione dei valori del Glucosio ematico, soprattutto in pazienti diabetici

3) Diminuzione dei Trigliceridi.

4) Regolarizzazione del Colesterolo totale con aumento del rapporto HDL/LDL.

5) Normalizzazione della Bilirubina.

6) Normalizzazione dell'acido urico.

7) Regolarizzazione Na / K, Ca / Mg.

8) Aumento dell'Emoglobina.

9) Protezione gastro-enterica, epatica, pancreatica e renale.

10) Attivazione delle difese immunitarie per infezioni acute.

11) Riequilibrio linfocitario in malattie infettive croniche (epatite C, HIV / AIDS).

12) Protezione anti-ossidativa del DNA dagli effetti delle radiazioni ionizzanti.

In particolare, acquistano particolarmente valore alcune sostanze efficaci nella cura dei tumori (146, 161-163, 179, 211, 314, 333, 372, 387-389, 442, 487, 499), come gli Antrachinoni Aloina A, Aloina B, ed Emodina; i Polisaccaridi, fra cui l'Aloe-mannano; le lecitine ATF1011 e Alexin B.

Queste sostanze possono essere sostanzialmente suddivise in 2 gruppi di azione anti-tumorale:

1) Stimolazione immunitaria (argomento specifico di questo paragrafo ( cap.4.e)

2) Induzione di Apoptosi (Emodina-Aloe: vedi cap.5.e).

Curiosità:

E' una pianta molto antica, conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà terapeutiche e conosciuta come la pianta dell'immortalità.

Le prime testimonianze della sua presenza sono state ritrovate su una tavoletta di argilla ritrovata a Nippur nei pressi di Bagdad e datata 2.200 a.C.

Nell'antico Egitto era utilizzata tra le sostanze per l'imbalsamazione ed era molto coltivata per uso terapeutico. Ancora oggi in Egitto, questa pianta piantata davanti alla porta di casa è considerato un modo per assicurarsi una lunga vita e felicità.

Nel Papiro di Ebers (datato all'incirca 1500 a.C ) sono elencate le innumerevoli proprietà di questa pianta (questi documenti egiziani descrivevano nei più minuziosi dettagli il valore medicinale dell'Aloe. Ritenuta la pianta il cui sangue donava bellezza, salute ed eternità, la chiamavano la "pianta dell'immortalità").


Anche nella cultura orientale l'uso di questa pianta è molto antico: la medicina tibetana e quella Ayurvedica la usano tutt'oggi per i loro preparati.


Il termine aloé è di origine araba e significa “amaro e brillante, trasparente” perché, quando la buccia della foglia viene asportata, il gel che fuoriesce assomiglia a un pezzo di ghiaccio lavato e, quindi, semi- sciolto. Poi, attraverso il greco (la radice greca àls-alòs significa “sostanza amara, salata come l’acqua del mare”) e il latino, il nome Aloe è giunto fino a noi. Nel mondo, l ’Aloe viene chiamata così: “Medicine Plant”, “Miracle Plant”, “Burn Plant” (Stati Uniti d’America); “Sa’ vila” (Paesi ispanici); “Ghrita Cumari” (sanscrito); “Jadaim” (Malesia); “Luhui” (Cina), “Erba Babosa” (Portogallo); “ Aloe ” (greco, latino, italiano, russo, tedesco). Le foglie di questa pianta sono spesse e carnose: non appena vengono sfiorate da un oggetto tagliente, emettono un liquido viscoso, acre e molto amaro. Le foglie possono variare molto in grandezza (dai 20 ai 60 cm) in base al tipo di terreno e all’esposizione alla luce. (da Cos'è l'Aloe).


Il genere Aloe, appartenente alla famiglia delle Aloeaceae, comprende più di quattrocento specie di piante succulente diffuse in diverse zone calde e aride, dall’America all’Africa. Le specie sono simili fra loro per la forma delle foglie e dei fiori, ma differiscono molto per le dimensioni. Alcune infatti sono piccole piante che spuntano tra le rocce e che sono vendute come piante d’appartamento, piccole piante grasse da mettere in un vasetto sul comodino, mentre altre raggiungono in natura dimensioni arboree.


La coltivazione è facile. Il terriccio ideale è un composto ben drenante che non permetta ristagni d’acqua. Si può usare anche il normale terriccio universale venduto nei garden center, semplicemente miscelandolo con della sabbia vagliata da muratore che permetterà un facile deflusso dell’acqua in eccesso.


(continua qui).





Per la ricetta di padre Romano Zago vedi qui


Per la ricetta di aloe vera vedi qui.

Qui le principali specie di aloe, l'aloe vera o barbadensis è fra le più conosciute e commercializzate (per la grandezza delle foglie, si sfrutta con più facilità) ma da non dimenticare che l'aloe arborescens ha una concentrazione di principi notevolmente maggiore (fino a 3 volte!).


Per contraindicazioni e possibili effetti collaterali vedi qui.


Studi eseguiti a Taiwan hanno notato un effetto di morte per apoptosi nelle cellule di carcinoma polmonare a cellule squamose. Sempre a Taiwan è stato verificato l'effetto antitumorale dell' Emodina contenuta nell' Aloe Vera in due linee di cellule umane di CANCRO al Fegato, inibendone la crescita cellulare e provocando l' apoptosi. Per obiettività bisogna dire che, in alcuni studi sui topi e ratti alimentati con Aloe Vera, si sono verificati aumento di tumori benigni e maligni all'intestino.


Si pensa che la causa sia da attribuire all' Aloina A. Sarebbe meglio, se si fa un uso di Aloe per lunghi periodi, non utilizzare estratti di foglie intere, perché contengono Aloina A. Normalmente in Aloe Vera gel, l'Aloina viene filtrata ed eliminata attraverso l'azione del carbone attivo. Attenzione anche ai preparati "fai da te", per il rischio di ritrovarsi con un alto contenuto di Aloina, che ha forte potere LASSATIVO, ed è potenzialmente ABORTIVA per le donne.
Aloe ferox ad alte dosi danneggia il rene. 
Per uso esterno: le applicazioni locali a base di aloe in genere non hanno controindicazioni, in qualche caso possono però dare allergie.

Vedi anche qui testimonianze scientifiche.
Libri letti da me: "Aloe, la pianta che cura" di Liane Maria Ledwon - Giunti Demetra editore, ristampa 2009-2012; "Aloe vera, planta celor 1000 de miracole, autor Oltea Mutulescu, Lux Sublima 2010, Bucuresti.
Altri libri qui.

Aloe vera
Dosaggi, garanzie, curiosità

D: Quanto gel d’Aloe dovrei bere?
R: Dipende dal motivo per cui si beve l’Aloe. Qualcuno ne beve 30/60 ml al giorno per mantenere un benessere generale. Altri, che la usano per ragioni o problematiche specifiche, ne bevono anche 180 ml al giorno. La quantità media è di 60/120 ml al giorno. Alcune persone, anziani inclusi, necessitano una quantità inferiore, mentre le persone con una corporatura più robusta ne necesitano una quantità maggiore.

D: Posso mischiare l’Aloe con qualsiasi altra cosa?
R: Sì, può essere mischiata con del succo di frutta, del cordiale, del miele o con il Pomesteen Power se non se ne gradisce il gusto, ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine. 

D: In quale momento della giornata è meglio bere l’Aloe?
R: Sarebbe meglio assumere l’Aloe a stomaco vuoto per ottenerne il massimo beneficio. Quindi, per esempio, potrebbe essere assunta il mattino a digiuno e la sera prima di andare a letto. Si può bere tutta in una volta o due volte al giorno.

D: Quando dovrei cominciare a sentire i benefici dell’Aloe?
R: Certe persone li sentono nel giro di sei settimane, ma potrebbero volerci fino a 3 mesi.

D: Anche i bambini possono bere l’Aloe Vera Gel?
Sì, sopra i 12 anni possono assumere una dose da adulti, dai 6 ai 12 la dose va dimezzata, per bambini dai 3 ai 5 anni un quarto della dose da adulto e per i bambini da 1 a 3 anni la dose verrà ridotta fino a un sesto. Non è raccomandata per i bambini sotto a un anno di età in quanto il loro intestino non è ancora competamente sviluppato.

D: Quali sono i prodotti migliori per Vegetariani e Vegani?
R: Una dieta vegetariana e vegana può beneficiare dall’integrazione di vitamina B12, vitamina D, calcio, ferro e zinco. Dei buoni integratori di questi elementi sono Aloe Vera Gel, Bee Pollen, Absorbent-C e Calcio. 
D: Quando è meglio prendere gli integratori?
R: Durante i pasti, per aiutare l’assorbimento e per aiutarli ad agire meglio. Le vitamine liposolubili (A, D, E, K) dovrebbero essere prese appena prima di mangiare mentre quelle idrosolubili (B, C, F) subito dopo. Se le prendete due volte al giorno, non prendetele allo stesso tempo. Prendetene, ad esempio, una a colazione e una a cena. I prodotti dell’alveare dovrebbero essere masticati o succhiati.
  (da:aloebenessere.org)


Nessun commento:

Posta un commento

"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo." (Ippocrate)