Il coriandolo (Coriandrum sativum, L. 1753) prezzemolo cinese conosciuto anche con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). Appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell'aneto, del finocchio e naturalmente del prezzemolo. Coriandrum è una parola latina citata da Plinio (Naturalis Historia), che ha le sue radici nella parola greca corys o korios (cimice) seguita dal suffisso -ander  (somigliante), in riferimento alla supposta somiglianza dell'odore  emanato dai frutti acerbi o dalla pianta spremendo o sfregando le foglie.
Uso in cucina:
Numerosissimi sono gli impieghi culinari del coriandolo. Entra nella  preparazione di alcuni salumi, insaporisce carne, pesce e verdure, ma  profuma anche biscotti, confetti e il pampepato[1];  i semi vengono utilizzati come spezia. Questi sono meno piccanti delle  foglie, sono dolci con un lieve sapore di limone. Macinati, i semi di  coriandolo costituiscono uno degli ingredienti del curry e del garam masala. Le foglie, in Oriente, sono utilizzate al posto del prezzemolo. A Tenerife si usa nel Mojo Verde (salsa). In passato, in Italia, lo si trovava nella Mortadella. Nella città di Monte San Biagio e in alcuni paesi sulla costa Ionica della Basilicata il seme di coriandolo viene usato per condire l'impasto della salsiccia.
Le radici vengono utilizzate in particolare nella cucina tailandese per preparare un condimento di base insieme a aglio e pepe.
 I Romani usavano moltissimo questa spezia pestata e miscelata con sale e aceto per conservare i cibi. Apicio  ne proponeva una ricetta, il "coriandratum", come condimento di varie  pietanze, Plinio ne evidenziava le particolari virtù terapeutiche.
 Oggi la fitoterapia riconosce al coriandolo, pianta dalle foglie simili  al prezzemolo, proprietà terapeutiche antisettiche, aperitive, antispasmodiche, carminative,antisettiche, aperitive, digestive efficaci per contrastare inappetenza e gonfiore intestinale.
Elimina l’aria dall’intestino, è digestivo, attenua gli spasmi  dell’addome, stimola la bile. Ha azione antidolorifica nelle coliti  spastiche con diarrea. I semi del coriandolo riducono la febbre. Come il pepe, andrebbe macinato all’uso. I semi  devono essere profumati e croccanti. La spremuta del coriandolo è altamente favorevole nelle mancanze di vitamina A, di B1, di B2, della C e del ferro. Il coriandolo asciutto tratta la diarrea e la dissenteria cronica, così come essere utile nell'acidità. La spezia ha inoltre un effetto antibatterico e fungicida.
Chi allatta non deve consumarlo  perché altera il sapore del latte. 
La dose ideale almeno due cucchiaini al giorno.
 AVVERTENZA
L'essenza di coriandolo va usata con molto moderazioni in quanto a dosi  elevate può causare problemi nervosi, gastrointestinali e ai reni. Si  consiglia                                 di prenderlo sotto stretto controllo  medico.
Il coriandolo asciutto dovrebbe con parsimonia essere usato  dalle persone che soffrono dall'asma bronchiale e dalla bronchite  cronica.  
In dosi eccessive  è inebriante e può causare disturbi nervosi e fastidi renali.
Curiosità:
Dai frutti del coriandolo, trasformati in confettini rivestiti di zucchero, che prendono nome i coriandoli di carnevale, diventati solo in un secondo tempo pallottoline di gesso o dischetti multicolori di carta.
 

 
Nessun commento:
Posta un commento